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Dal Cirillo Alla Scala. Intervista ad un ex alunno del Liceo Musicale

Dal Cirillo Alla Scala. Intervista ad un ex alunno del Liceo Musicale

Alla Scala

Marco Carulli si è diplomato nel 2019 presso il Liceo Musicale annesso al Convitto Nazionale "Domenico Cirillo". Attualmente studia presso l'Accademia di Arti e Mestieri del Teatro "Alla Scala" ed al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano, seguendo il corso di Tecnico del suono. Grazie all'Accademia ha avuto modo di svolgere vari lavori presso lo studio "Tranquillo" di Stefano Barzan, il Teatro "Alla Scala" stesso, il Conservatorio "Giuseppe Verdi" e presto inizierà lo stage presso lo studio "LoVa music" di Giorgio Vanni.

 

Grazie, Marco, per questa intervista in cui un po' il Cirillo si racconta. Ti diamo del "tu" perché sei davvero giovane e conosci molti di noi, dato che abbiamo anche suonato insieme nei concerti promossi dalla nostra scuola.

A quanti anni hai intrapreso lo studio della musica? Che strumento suoni? 

Ho intrapreso lo studio della chitarra all’età di nove anni, inizialmente affidandomi ad un insegnante privato, successivamente da autodidatta. Avevo infine scelto il Liceo Musicale annesso al Convitto Nazionale “Domenico Cirillo” per affinare le mie capacità ed acquisire un metodo più accademico. 

 

Quanto tempo hai dedicato (e continui a dedicare) allo studio dello strumento? 

Durante gli anni del Liceo, la quantità di tempo che dedicavo allo studio dello strumento dipendeva maggiormente dagli impegni scolastici. In linea di massima, quindi, ci sono stati periodi in cui le attività mi hanno portato a studiare una o due ore al giorno ed altri più intensi (soprattutto prima degli esami intercorso) in cui sono arrivato a studiare cinque o sei ore al giorno. Attualmente non dedico più tempo all’apprendimento della chitarra, in quanto ho scelto di affrontare una strada diversa. Non nego però che spesso, ancora oggi, mi diverte molto prendere di nuovo in mano lo strumento. 

 

Che ruolo ha la musica nella tua vita e quanto ha influenzato la scelta delle strade da percorrere? 

La musica possiede un ruolo fondamentale nella mia vita in quanto mi ha accompagnato fin da piccolo. Ho infatti sempre scelto corsi di studio (pubblici o privati) che avessero a che fare con essa, perché spero di riuscire a rendere professione ciò che amo. 

 

Cosa significa per te la musica? Consiglieresti il percorso offerto dal Liceo Musicale? In merito, quali sono le materie che più ti sono piaciute e quelle che hai trovato particolarmente utili a livello lavorativo e/o di studio successivo al Liceo?

Penso che il piano di studi offerto dal Liceo Musicale sia ottimo, in quanto non forma solo studenti che desiderano essere musicisti, bensì prepari in modo generico tutti coloro che vogliono lavorare nel mondo dello spettacolo. Penso di essere un esempio di ciò, perché nonostante abbia scelto un corso più tecnico che artistico, non ho avuto la minima difficoltà approcciandomi a materie più scientifiche. Personalmente la materia che ho gradito di più, sono state le lezioni di strumento, perché si ha modo di essere seguiti in modo individuale e spesso si crea anche un rapporto più diretto con i docenti. 

 

La musica classica è per te superiore ad altri generi? Perché? 

Penso che la musica classica sia uno tra generi più affascinanti e complessi. Infatti, sono sicuro del fatto che anche per suonare e comporre generi più attuali, sia fondamentale una forte base classica. Penso anche però che non è corretto classificare i generi e fossilizzarsi solo sulla classica, perché la musica nasce per generare “pathos”. 

 

suono

Suonare “Alla Scala” faceva parte dei tuoi desideri oppure eri già determinato ad approfondire il tuo studio come tecnico del suono? 

Da diversi anni desideravo approfondire il mio studio come tecnico del suono ed ho scelto l’Accademia del Teatro “Alla Scala”, perché è una delle migliori scuole d’Italia per questa disciplina. Abbiamo infatti degli insegnanti che hanno fatto la storia delle tecnologie musicali ed abbiamo la possibilità costante di metterci in gioco e lavorare con loro in quanto, tralasciando una prima parte teorica, la maggior parte delle lezioni sono pratiche e si svolgono nei più importanti teatri e studi di registrazione della città di Milano.

 

Per te è un punto d’arrivo nello studio o desideri approfondire ancora e/o ulteriormente specializzarti? 

Il mio percorso di studi non si concluderà con l’Accademia, in quanto da quest’anno ho deciso di iscrivermi al Conservatorio di Milano, scegliendo anche qui il corso di “Tecnico del suono”. Al termine dell’Accademia spero di trovare un lavoro che abbia e che fare con quest’ambito, così da poter fare pratica durante il percorso in Conservatorio. 

Talvolta si è piuttosto timorosi nell’affrontare nuovi percorsi. Che consiglio daresti ad un ragazzo per prepararsi ad un concorso così importante?

Il consiglio che sento di dare per la preparazione a concorsi simili è ovviamente lo studio, ma raccomando di non farsi prendere dall’ansia, perché spesso questi potrebbero rivelarsi più facili del previsto.

 

Infine: qual è il ricordo più bello che hai della nostra scuola?

Indubbiamente il ricordo più bello che conservo degli anni passati a scuola è il viaggio d'istruzione svolto al terzo anno a Francoforte, per visitare la nota fiera di  strumenti musicali Musikmesse. Per quattro giorni abbiamo avuto modo di visitare un'area di svariati chilometri, suddivisa in padiglioni, ognuno dedicato ad una famiglia di strumenti musicali. Al centro di essa c'era un palco in cui veniva suonata ininterrottamente musica dal vivo.

 

Diamo un grande "in bocca al lupo" a Marco per la sua carriera, sperando che ogni tanto ci venga a trovare per raccontarci dal vivo la sua esperienza.

 

Intervista a cura di

 

Maria Teresa Demarco