Il cibo contro il Covid
Dopo il primo lockdown, 4 italiani su 10 hanno cambiato il loro stile alimentare e 6 italiani su 10 dichiarano di privilegiare abitualmente un regime nutrizionale ispirato alla dieta mediterranea, perché più salutare, con cibi freschi, molta frutta e verdura, legumi e proteine in prevalenza vegetali.
L’indagine Waste Watcher rivela che il 43,5% degli intervistati ha acquistato molte più verdure fresche, il 43,1% molta più frutta fresca e il 36,8% molti più legumi.
Questi sono dati importanti che rivelano come gli italiani abbiano cambiato il proprio stile alimentare, prestando più attenzione a ciò che mettono nel loro piatto e trattando il cibo non solo come appagamento di un bisogno primario, ma anche come fonte di vitamine, sali minerali e proteine nobili.
Il comfort food, come cioccolato e dolci, serve per donare momenti di gratificazione e stemperare il clima di ansia e tensione legato alla paura e timore di questo virus tanto insidioso quanto ignoto.
É cambiato anche il modo di fare la spesa: più attenzione ai costi, maggiore selezione dei cibi e predilezione di acquisto di materie prime e d’ingredienti per pietanze da preparare in casa come pane, focaccia, dolci, pasta.
Si è prestata anche maggiore attenzione nell’evitare gli sprechi e nell’utilizzo di cibi avanzati dal giorno prima. Si è fatta strada anche una nuova consapevolezza: il cibo sano e fresco può essere un alleato prezioso delle nostre difese immunitarie nella battaglia contro il Covid-19.
Chiara Carretta
Ginevra Degennaro
Shuruk Samamah