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Tesori archeologici ritrovati in Puglia

Gravina

A Gravina di Puglia, un comune italiano della città metropolitana di Bari, sono stati ritrovati recentemente nuovi tesori nell’area archeologica del Botromagno. Le tracce di uno dei centri indigeni più importanti della Puglia preromana, l’antica Silbìon, sono ritornate in vita grazie a una nuova campagna di scavi. La collina di Botromagno a Gravina ci ha regalato più volte innumerevoli frammenti di storia che confermano come la Pugila custodisca nelle sue terre ancora molti tesori da scoprire.

I lavori hanno fatto emergere tombe funerarie a semi-camera risalenti al periodo tra il VI ed il IV secolo a.C.: dalle caratteristiche sembra fossero appartenute a famiglie importanti e facoltose; le strutture funerarie imponenti  fanno presumere che si trattasse di personalità importanti di quella società. Sono stati rinvenuti frammenti di oggetti ed anfore che riconducono a rapporti con la Magna Grecia e la Grecia: l’ulteriore testimonianza di quanto la collina gravinese sia importante dal punto di vista archeologico.

Come già avviene in molti ritrovamenti archeologici, anche nelle tombe rinvenute in questa occasione purtroppo sono chiare le tracce di predoni che hanno già saccheggiato quello che hanno potuto.

La soprintendenza ha già avviato una nuova campagna di scavi e, come riferisce il sindaco: «Ogni azione utile a far uscire dall’ombra il destino del parco archeologico di Botromagno non può che essere accolta e salutata con favore».

 

Jan Mariella