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La condizione femminile tra Oriente e Occidente

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Nascere non dovrebbe essere un crimine, non dovremmo avvertirlo come il frutto di una scelta sbagliata.

Eppure, dal momento in cui noi donne apriamo gli occhi per la prima volta e volgiamo lo sguardo verso il mondo, esso ci respinge. Schiaffi reali o virtuali volano da ogni dove, per ricordarci che, in quanto donne, siamo impotenti e, talvolta, risultiamo più utili da morte. Morte come Mahsa Amini che, per aver indossato l’hijab in maniera sbagliata, è stata brutalmente e ingiustamente uccisa, il 16 settembre del 2022. A partire da questo avvenimento, le donne iraniane si sono armate di coraggio e hanno dato vita a una rivolta di grandezza e intensità colossali. In seguito alla recenti manifestazioni di protesta, in Iran, sono state uccise ben 488 persone e arrestate 18 000. Le urla e la disperazione di queste donne non devono essere ignorate sia da coloro che portano avanti un regime omicida e maschilista, sia da noi occidentali che pensiamo di poter seguire passivamente questi avvenimenti, convinti che non ci riguardino.

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Sebbene le condizioni femminili in Oriente e in Occidente siano agli antipodi, le donne nei Paesi più sviluppati sono comunque svantaggiate dal punto di vista lavorativo. In Italia, si stima che che le donne guadagnino il 4,2 % in meno rispetto agli uomini. Nonostante questo grande divario salariale di genere, il nostro Paese è annoverato tra i meno colpiti da questo fenomeno. Dati Eurostat più allarmanti sono stati registrati in Lettonia (22,3 %) ed Estonia (22,1 %). Le più importanti disuguaglianze di genere sono concentrate nella professione manageriale. Molte sono le riflessioni che scaturiscono da questi dati preoccupanti; in primis, notiamo che la visione della donna nella società occidentale non sembra essere esente da alcuni luoghi comuni e discriminanti, come la sua relegazione al ruolo di casalinga, o, ancora, la convinzione che sia incapace di gestire in contemporanea vita familiare e impegni lavorativi. Tuttavia, non sarà certo un velo indossato male o un mancato riconoscimento lavorativo a fermare l’onda del cambiamento. Il panorama politico italiano, che vede attualmente fronteggiarsi proprio due donne di schieramenti opposti, lo sta dimostrando.

 

Fonte: https://www.openpolis.it/la-complessita-delle-stime-del-divario-retributivo-di-genere/

 

Elisa Brattoli II A - Liceo Classico

Eleonora Di Chio II B - Liceo Classico