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Vivere in piedi

donato telesca

Affrontare a scuola temi di attualità significa imparare a guardarsi attorno con senso critico e questo è importante per la crescita di ciascuno di noi. Grazie alla lettura del libro In Piedi di Donato Di Capua, abbiamo avuto modo di conoscere un’esperienza che credo non dimenticheremo mai, rimarrà indelebile come un tatuaggio sulla pelle.

Il fato ha posto Donato Telesca, il protagonista della vicenda, davanti ad un problema grave, la perdita delle gambe a causa di un incidente, al primo impatto l’evento drammatico sembra poter sbarrare le porte alla vita, invece lui ci insegna ad andare avanti contro ogni ostacolo per rialzarsi sempre più forti di prima. Può sembrare assurdo ma questa non è solo una bella frase, è la sua realtà quotidiana e suscita una profonda ammirazione.

Dopo aver letto il libro e incontrato l’autore, sono sempre più convinta che la disabilità possa inizialmente essere un ostacolo ma può diventare una caratteristica che descrive la persona non più con un’accezione negativa ma con una “particolarità in più”. Anche perché, in fondo, cosa significa essere normali se siamo noi stessi a creare questi limiti? Al giorno d’oggi si sono fatti molti passi in avanti rispetto al passato, ma non è ancora un concetto accettato da tutti: per poter essere considerato "normale" ed essere accolto dagli altri, devi necessariamente rispettare dei canoni prestabiliti. Non si riesce ancora a comprendere che la bellezza si trova proprio nell'unicità di ciascuno di noi, nelle nostre piccole o grandi imperfezioni, come dimostra la determinazione e la passione con cui il campione Donato Telesca gareggia e vince.

Nessuno è perfetto per gli altri né tanto meno lo può essere totalmente per se stesso. Non è il caso di sprecare la nostra vita inutilmente alla conquista di ciò che non potremo mai avere, bisognerebbe invece comprendere che, ciò che ci rende perfetti è, invece, la nostra diversità.

 

Claudia Liuzzi - IV B Liceo Scientifico

 

(a cura della prof.ssa Federica Introna)