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Aristotele, il teatro e noi

Per il grande filosofo Aristotele l’arte è estremamente positiva per il genere umano. In primis, è importante dal punto di vista gnoseologico, essa permette di conoscere gli eventi imitando la realtà delle cose e per Aristotele la conoscenza è il migliore dei diletti.

In secundis, l’arte è importante dal punto di vista morale e psicologico, poiché permette la purificazione dell’osservatore tramite il processo della catarsi.

Tra le forme d’arte cui si riferisce lo Stagirita troviamo il teatro, in particolare la tragedia, che fa della catarsi il suo cavallo di battaglia.

Ancora oggi, per nostra fortuna, sono numerosi coloro che reputano l’arte teatrale di enorme importanza per l’umanità tutta, molti enti che si occupano di teatro collaborano con le scuole con l'obiettivo di portare gli studenti a teatro, per accrescere la loro cultura del mondo dello spettacolo e per farne degli spettatori consapevoli.

Ed è quello che è successo nella nostra scuola. L’associazione Teatro Pubblico Pugliese ha organizzato con i Licei del Convitto Nazionale Domenico Cirillo il progetto La formazione del giovane spettatore, articolato nella visione di tre diversi spettacoli previsti nel cartellone serale del prestigioso teatro Niccolò Piccinni della nostra città, preceduti da tre incontri di preparazione agli spettacoli stessi, più un quarto destinato alla riflessione finale, con il regista teatrale Marco Grossi.

Il primo spettacolo è stato un classico, Il berretto a sonagli di Pirandello di Gabrielle Lavia; il secondo l'originale Cyrano de Bergerac di Arturo Cirillo e, come ultimo spettacolo, un monologo: Insight Lucrezia, che narra la tragica e straziante storia di Lucrezia Borgia, impersonata dall'attrice Nunzia Antonino. Il fine di questo progetto era, oltre a quello di allargare le nostre conoscenze nell’ambito teatrale, di trovare un fil rouge comune tra le tre opere, da esporre durante l’ultimo incontro con Marco Grossi. Molte sono state le suggestioni venute fuori dal dibattito che si è sviluppato; la mia classe, la III B del Liceo Linguistico ha, per esempio, individuato come filo rosso: “la dolorosa reazione del protagonista alle macchinazioni del burattinaio che è la società in cui egli o ella vive”.

 

Nicolas De Nicolò - III B Liceo Linguistico

 

(a cura della prof.ssa Monica Lasorella)