· 

Parco eolico off-shore: a un soffio dal futuro

parco eolico

Da sempre oggetto di discussione, le fonti rinnovabili, da taluni considerate insufficienti per ottemperare al fabbisogno energetico, costituiscono per altri un'alternativa concreta alle fonti non rinnovabili. 

L'Italia, da questo punto di vista, non ha nulla da imparare dagli altri paesi dell'Unione Europea: nel processo della transizione energetica la nostra nazione si è distinta positivamente, tanto che il 36% del consumo di energia  elettrica proviene da fonti rinnovabili

In questo contesto di innovazione si inserisce una mole imponente di progetti per la costruzione di parchi eolici nell'Adriatico.

Ma prima qualche chiarimento.

Solitamente l'idea di parco eolico è associata alla terraferma, eppure il vento raggiunge un'intensità maggiore in mare aperto, ove mancano le barriere architettoniche che possono rallentare le correnti.

Gli impianti eolici off-shore sono quindin miraggio futuristico? 

No. Almeno per paesi come Regno Unito e Germania, che hanno sin da subito investito in questa variante di energia eolica. 

Se si guarda al di là dei confini europei, la Cina si sta velocemente uniformando a questa tendenza, installando solo nel 2021 16.9 gigawatt di eolico offshore.

L'Italia non può tenere testa a questi dati: il primo parco eolico edificato "a pelo d'acqua" risale solo al vicinissimo 2022, Barium Bay, il progetto che prevede l'installazione di un parco eolico a 40 chilometri al largo del tratto tra Bari a Barletta, sarà completato? L'iter necessario per la sua costruzione è ancora lungo, e sarà senza dubbio lastricato di polemiche. 

La speranza che tutti nutrono è che iniziative di questo genere non diventino occasione di speculazione per i privati e malversazioni nel pubblico. Il progresso tecnologico è un vento impetuoso, può guidare il futuro o distruggerlo; a deciderne la direzione siamo solo noi. 

 

Giulia De Michele IV A - Liceo Classico