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Scacchiste per la pelle

Il silenzio avvolge la stanza dove chi non gioca aspetta i propri compagni varcare la porta con un sorriso. L’unico rumore che si riversa nella sala è il sottile suono dell’orologio che, moltiplicato per dozzine di tavoli, diventa estenuante alle orecchie di chi attende. La squadra femminile di Scacchi della Scuola Secondaria di I Grado del Convitto Cirillo, dopo aver conquistato il primo posto nella fase regionale dei Campionati Studenteschi, ha respirato nuovamente questa atmosfera nel corso dell’ultimo turno della fase nazionale, che si è svolta a Montesilvano (PE) dal 7 al 10 maggio.  

Gli scacchi possono sembrare un gioco di sola logica, ma bisogna sapere che per praticare questo sport la logica da sola non basta. Infatti, per giocare bene e vincere una partita c’è bisogno di molta creatività e abilità per forzare l’avversario a fare le mosse che porteranno alla vittoria.

Molte persone vedendo dei tornei di questo sport possono pensare che sia un gioco serioso e tranquillo, ma non sanno che in verità in ogni partita giocata ci sono emozioni contrastanti: paura, gioia, eccitazione, ansia. Tuttavia, sono proprio tutte queste emozioni a spingere un giocatore a superarsi. Noi ragazze del Convitto Cirillo abbiamo fatto esperienza di tutto questo, ci siamo classificate dodicesime e siamo tornate a casa con una valanga di insegnamenti che ci sono serviti per migliorare il nostro modo di giocare e vedere la realtà. Noi ci siamo davvero superate. Abbiamo rafforzato la nostra unione tanto da stampare sulla pelle una sigla che ci accomuna e che ci ricorda le principali strategie per giocare:

S: scacco

C: cattura

A: attacco

P: piano.  

 

Roberta Signorile,  II A - SSIG

 

(A cura della prof.ssa Claudia Carrassi e dell’ed. Nico Carnimeo)