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Tradizione ed innovazione: il ritorno de "La Tempesta"

The Tempest, the Shakespearian drama, has made, once again, a glorious come-back to the Italian theatres. The play, despite its relative modernity, has managed to maintain its original allure, with magical lighting to enhance each scene and overall cohesiveness which was nothing short of impressive and unrivalled.

Classico della tradizione drammaturgica inglese e del teatro elisabettiano, La Tempesta è stato riportato, nel corso del tempo, molteplici volte nei teatri italiani ed esteri. Dalla sua prima rappresentazione nel 1611, pochi, al giorno d’oggi, hanno ancora la pretesa di ritrovare la magia che una volta lo contraddistingueva. Tuttavia, al teatro Piccinni di Bari, Alessandro Serra, con la sua compagnia teatrale, è riuscito a catturare l’attenzione del suo pubblico in un inimitabile gioco di luci e colori, omaggiando il suo drammaturgo e, tuttavia, narrandone la storia in maniera completamente innovativa. Uomo e natura, trascendente e immanente e verità e finzione sono tutti temi che trovano largo spazio nella magia del palcoscenico, grazie alla successione di scene più simili a quadri che a veri atti dinamici.

La narrazione stessa della storia, enunciata quasi in maniera fiabesca, rende onore alle parole di Shakespeare: “Il tuo racconto, signore, curerebbe la sordità”. Il dramma è stato, inoltre, leggermente rivisitato in alcuni punti strategici, tali da avvicinare la vicenda ad un pubblico moderno, senza, tuttavia, stravolgere la trama e la magia shakespeariana. L’operazione è stata svolta egregiamente, riuscendo, conseguentemente, nella comprensione totale dell’opera persino da parte del gruppo di studenti presente quel giorno per la visione dello spettacolo. Alessandro Serra, dunque, compiendo un’operazione allo stesso tempo di resa fedele del testo e di strategica modernizzazione, è stato in grado di portare a termine anche la complessa intenzione comunicativa che stabilisce quel rapporto indissolubile fra pubblico e palcoscenico.

 

Serena Maria Mancini, IV B - Liceo Linguistico

(a cura della prof.ssa Monica Lasorella)