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Suono oltre le barriere

Muro di Berlino

Can heroes alone change the world? This article, through recalling the events that led to the collapse of the Berlin Wall (9th November 1989), provides the answer to this question, revealing that history really does change, not when one hero acts, but when people decide to play together with the same aim.

Tutti noi, almeno una volta, avremmo voluto essere dei supereroi, ma crescendo ci siamo resi conto che ciò non è possibile. Eppure non possiamo neanche immaginare quante persone avrebbero voluto essere eroi per migliorare la loro vita.

Proprio come i berlinesi durante gli anni in cui la loro città era divisa in due dal muro.

In quel periodo, molti si improvvisarono supereroi per cercare di attraversarlo: per esempio, il 15 Agosto 1961, quando il muro ancora era in costruzione, un militare diciannovenne di nome Conrad Schumann saltò per attraversarlo. Successivamente, un altro berlinese dell’est, Hubert Hohlbein, pianificò di arrivare dall’altra parte del muro attraversando a nuoto il fiume Sprea con tuta e boccaglio. Altri lo attraversarono in mongolfiera, altri ancora utilizzando un tunnel sotterraneo, trasformandosi in eroi per un giorno, ma non riuscirono cambiare il destino degli altri.

Noi siamo tempesta

A questo proposito, la scrittrice Michela Murgia, nella raccolta di racconti Noi siamo Tempesta, scrive che nonostante continuamente ci mostrino nei cartoni animati, nei libri di storia e di letteratura esempi di eroi che da soli cambiano il mondo, è solo quando siamo una squadra che riusciamo a compiere vere imprese da ricordare, proprio come tante gocce d’acqua che diventano tempesta. In uno dei racconti, “Sinfonia Berlinese”, ambientato proprio a Berlino Est il 9 novembre 1989, Murgia racconta del falso avviso del membro Politburo Schabowski che dava la possibilità ad ogni cittadino di oltrepassare il confine. La scrittrice paragona l’atmosfera che si percepiva quel giorno ad una sinfonia, con un tempo molto lento che accelerava man mano che i cittadini si avvicinavano al muro per oltrepassare il confine. Il loro numero aumentava, il ritmo cresceva e anche se una guardia li aveva lasciati passare, cominciarono a pensare che non solo il muro andava oltrepassato, ma andava finalmente abbattuto.

La metafora della sinfonia fa capire a tutti che la musica (o la storia) cambia davvero quando tutti suonano insieme.

 

Gabriele Valenzano, II A - SSIG